
La casa francese J. Herbin, storica produttrice di inchiostri stilografici, ha messo sul mercato una serie di prodotti che vanno a celebrare Parigi e le sue iconiche architetture. Tra questi, sono rimasto particolarmente affascinato da questo verde Metropolitain, che rende omaggio alle decorazioni floreali e Art Nouveau tipiche delle entrate in metropolitana.

L’amico Stilorso ha dedicato a questo specifico inchiostro una degnissima e articolata presentazione, con tanto di recensione tecnica e prova di scrittura.
Il verde in questione fa parte della grande famiglia dei “viridian”, con tonalità tipiche dello smeraldo. In sostanza, un verde con una leggera tendenza al blu, fortemente differenziato dalle tonalità oliva o avocado che invece virano sul giallo. La tinta mi affascina soprattutto perché è effettivamente retrò, e ricorda perfettamente il verde ossidato di questi virgulti metallici così tipici di un’epoca.

Una parte di me è ancora legatissimo a queste memorie storiche. Associo queste sensazioni a una città italiana ovviamente ben diversa da Parigi, che però, verso la fine degli anni Ottanta, regalava a me ragazzino le stesse impressioni estetiche: parlo di Salsomaggiore Terme e del suo rigoglio ormai perduto, che mi vedeva assiduo frequentatore vacanziero delle Terme Berzieri, tra gli affreschi di Galileo Chini e le folle che si muovevano tra cocktail, musica pianistica e vapori benefici.
Essendo un amante delle “combo” tra stilografica e relativo inchiostro, ho deciso di celebrare l’incontro tra antico e moderno inserendo questo verde in un modello a sua volta iconico: la tedesca Lamy Safari (design 1980), nella versione Vista (ossia trasparente). Il connubio rende l’idea di due tempi che si incontrano: uno effettivamente remoto, l’altro comunque nostalgico e a suo modo già entrato in una logica archeologica.
Che dire. Mi è venuta voglia di un boccale d’assenzio…