Concentrazione in Noblogs

Ho deciso di concentrare tutte le mie attività blog-based qui. L’ho detto in un post su WordPress “com”, quello stesso WordPress “mainstream” che credo ormai di dover abbandonare completamente. Troppe funzioni, troppi collegamenti, troppe cose che di fatto non utilizzo; ovvero, che non mi capita quasi mai di utilizzare.

La stessa comunicazione one to many mi pare ormai confinata alla sola sensatezza del business, per quanto questa cosa possa sembrare cinica. Quindi, tanto vale concentrarla, distillarla, rettificarla in un solo punto dello spaziotempo nel Web.

Caffè Ready

Ho annotato la necessità, ovvero opportunità, di farmi il caffè la sera, di modo da averlo pronto la mattina. Si potrebbe anche utilizzare una bottiglia di vetro ermetica per preparare del latte d’avena già miscelato con caffè. La mattina, c’è poco da fare: detesto prepararmi il caffè. I gatti sono carini, ma decisamente mi disturbano. Preferisco dedicarmi a loro elargendo la bustina di umido preferito…

Programmatica

Avendo deciso di dirottare su Crypto Cypher Phil Palm Beach (da oggi CCPPB) un po’ tutte le mie annotazioni in forma di vero e proprio articolo longform, resta da capire come usare questo blog. Ho qualche idea, ovviamente confusa. Vorrei svilupparla lungo una dimensione fortemente esperienziale. Una volta si diceva know how.

Verde Metro Parisien

La casa francese J. Herbin, storica produttrice di inchiostri stilografici, ha messo sul mercato una serie di prodotti che vanno a celebrare Parigi e le sue iconiche architetture. Tra questi, sono rimasto particolarmente affascinato da questo verde Metropolitain, che rende omaggio alle decorazioni floreali e Art Nouveau tipiche delle entrate in metropolitana.

L’amico Stilorso ha dedicato a questo specifico inchiostro una degnissima e articolata presentazione, con tanto di recensione tecnica e prova di scrittura.

Il verde in questione fa parte della grande famiglia dei “viridian”, con tonalità tipiche dello smeraldo. In sostanza, un verde con una leggera tendenza al blu, fortemente differenziato dalle tonalità oliva o avocado che invece virano sul giallo. La tinta mi affascina soprattutto perché è effettivamente retrò, e ricorda perfettamente il verde ossidato di questi virgulti metallici così tipici di un’epoca.

Una parte di me è ancora legatissimo a queste memorie storiche. Associo queste sensazioni a una città italiana ovviamente ben diversa da Parigi, che però, verso la fine degli anni Ottanta, regalava a me ragazzino le stesse impressioni estetiche: parlo di Salsomaggiore Terme e del suo rigoglio ormai perduto, che mi vedeva assiduo frequentatore vacanziero delle Terme Berzieri, tra gli affreschi di Galileo Chini e le folle che si muovevano tra cocktail, musica pianistica e vapori benefici.

Essendo un amante delle “combo” tra stilografica e relativo inchiostro, ho deciso di celebrare l’incontro tra antico e moderno inserendo questo verde in un modello a sua volta iconico: la tedesca Lamy Safari (design 1980), nella versione Vista (ossia trasparente). Il connubio rende l’idea di due tempi che si incontrano: uno effettivamente remoto, l’altro comunque nostalgico e a suo modo già entrato in una logica archeologica.

Che dire. Mi è venuta voglia di un boccale d’assenzio…

Programmi Programmatici

Ho deciso di mantenere separate le mie attività nel web.

Da un lato le cose antiche, analogiche, o legate alla tecnologia 1.0 in tutte le sue persistenti forme, che saranno tutte stivate nei miei luoghi della Vivaldi Community, vale a dire Palmbeach Blog e Palmbeach Mastodon. Dall’altro lato, ossia lungo la direttrice della modernità, del presente, del caos digitale in ogni sua forma, tutto il resto: (questo) WordPress, BlueSky, Mastodon Social… In questo ambito non ho intenzione di essere forzatamente moderno. Anzi, sarò esattamente quello che sono: una persona costantemente oscillante tra nostalgia e presente.

Resta fuori il mondo Twitter/X, che vorrei tenere sostanzialmente separato in una bolla con Medium. Non chiedetemi perché.

Infine, l’ambito più seriamente anarchico, che vorrei relegare all’isola Crypto Cypher su Noblogs. Direi che questo è quanto…

Concludo il Dune di Villeneuve

Il film di ieri sera: Dune – Parte Due, degnissima continuazione del già bellissimo primo episodio visto qualche tempo fa.

Considerazioni su letteratura di genere e cinema. Di fatto, Il Signore degli Anelli è il grande “parallelo” che viene in mente pensando a questo. Con la differenza che se l’ormai storicizzata trasposizione della grande opera di Tolkien proprio non mi è piaciuta, questo Denis Villeneuve ha invece diretto (microbici dettagli a parte) un capolavoro, o come minimo un film troppo diverso e superiore rispetto ai suoi presunti simili per non essere identificato in un netto, sconcertante salto di qualità.

Il film è appunto profondamente letterario, in grado di veicolare non dico in scala uno a uno, ma con estrema fedeltà, la natura iconica e simbolica di questa grande pietra miliare della letteratura di genere. Per una volta non abbiamo la solita azione, i soliti combattimenti cuciti insieme dalla retorica a base di grafica computerizzata e ruoli stereotipati. Dentro questa scatola percettiva ci sono intuizioni, respiri, domande, scenari che rispondono a precise indicazioni ben oltre l’estetica e giungono a intercettare autentiche architetture intellettuali.

Non siamo logicamente ai livelli psichedelici (almeno sulla carta) della “pellicola mancata” di Jodorowsky, ma di certo Villeneuve quei materiali li ha letti e approfonditi più volte.

Diario 5 Gennaio 2025 Mattina

Colazione con caffè, latte d’avena e cereali con frutta disidratata. I gatti sono molto attivi la mattina; divorano, letteralmente, il superfood (che ieri ho visto bene di ricomprare in quantità). Selene, soprattutto, subito dopo mangiato adora essere di vedetta.

Uno di questi giorni toglierei questa mensola…

Al lavoro sul concetto di obiettivi SMART (design thinking). Inoltre, dettagli interessanti in materia di storytelling aziendale. Quel giapponese lì che mi fa lezione è stimolante. Lento, lentissimo, ma almeno a tratti stimolante. Molto applicabile il concetto di immagini che non dicono due volte la stessa cosa. Ne terrò conto.

Altra cosa sulla quale vorrei lavorare è il concetto operativo d’uso “totale” di WordPress. Ci sono ancora troppe funzioni grafiche e procedurali che non utilizzo. Familiarizzarsi. Rendere standard. Farci la mano, insomma.

Sono tornato al vecchio design. Mi permette di contenere ordinatamente più cose, quindi non ho esitato a ripristinarlo. Alcune idee: un blog cattivissimo; qualcosa che possa suonare esattamente come un lavoro architettonico di Brian Eno (in riferimento a un progetto qui vicino, all’entrata di Vicenza, che porge una struttura illuminotecnica veramente degna di nota); evitare contentini (o, per usare un altro neologismo, permissioni).

Diario 4 Gennaio 2025 Mattina

Sono da poco tornato alla base vicentina. La vacanza ad Acquapendente è stata accompagnata da due corsi piuttosto interessanti: design thinking e storytelling aziendale. Altri cacciaviti nella cassetta attrezzi, si direbbe.

Tornato anche su Instagram, non mi si chieda perché. L’ho trovato pieno zeppo di cazzate AI-based, tra cui psicologhe virtuali online e segretarie varie. Terribile. Il tutto mi ricorda un articolo che ho scritto qualche tempo fa, Il Mito dell’Attore Eterno, direi sempre più sconcertante nella sua attualità. La futurologia dovrebbe interrogarsi a fondo su queste dinamiche.

Ho pensato che, in termini di scrittura (personale) per il web, la modalità migliore rimane quella della pubblicazione automatica a partire da un determinato HUB. Nel mio caso, questo stesso blog (stile composition book) funge da HUB; pubblica poi automaticamente su Bluesky, Mastodon e Tumblr. Un solo anello per domarli tutti.

Nebbia a Vicenza

Oggi devo fare un sacco di cose, anche se banalmente a piedi, per le vie di Vicenza. Che oggi è come la Londra dell’Ottocento profondo.

Acero Canada

Tra ieri e oggi ho provato — ovvero, riprovato, a distanza comunque di anni — lo sciroppo d’acero. Ha un gusto aromatico che non ricordavo, legnoso, leggermente vanigliato ma con un sentore erbaceo. Molto canadese (non so perché l’ho detto). Ottimo nel caffè lungo. Meno nelle tisane.

Peraltro, c’è una serie Amazon Prime in tema. Very very funny…