Claude, Eno, Kleon e Oltre

Ho consultato Claude in materia di “prassi creative seguendo l’esempio di Brian Eno”, e ne sono scaturiti suggerimenti piuttosto interessanti. Per esempio, quello (sintetizzo) di diminuire drasticamente gli elementi in gioco, al fine di costringere il processo creativo a esaltarne le potenzialità in senso combinatorio (concetto comunque espresso anche da Austin Kleon, e decine di altri importantissimi come lui).

Mi chiedevo quali potessero essere i campi applicativi. Perché sì, i campi applicativi sono comunque importanti. Nel mio caso, evidentemente, la scrittura applicata al web, e la relativa multimedialità, che vorrei indirizzare maggiormente verso il visual thinking e le sketchnote, o qualcosa di molto simile.

C’è anche un altro concetto che mi interessa, sia pure in una modalità che credo sia piuttosto diversa dall’originale. Parlo dell’arte generativa. In questo caso mi piace pensare a un insieme di processi che vengono semplicemente osservati, fino a distillare qualcosa che ci possa essere utile.

Ci penserò.

Routines Nakamotiane

Stamattina, sabato (quindi un giorno tendenzialmente ostico alle transazioni), ho fatto il pieno di satoshi dagli svizzeri. Tutto puntuale, direi fino al parossismo.

C’è l’idea, ancora da confermare, di andarsi a prendere una birra — nel caso di mia moglie, e forse anche mio, un aperitivo — alla birreria Eclisse di Vicenza, che notoriamente accetta Bitcoin come sistema di pagamento.

Siamo in all time high, e su questo non ci piove, ma francamente me ne frega poco. Non mi interessano le speculazioni, disdegno una politica fatta su proclami e social network. I satoshi li colleziono e uso sulla base di un sentimento del tutto personale: per me Bitcoin ha a che fare con la creatività e l’innovazione, non certo con l’idea di una rivoluzione sociale o di chissà che sconvolgimenti politici. Banalmente, ci vuole ben altro.

Devo andare a prendere i croccantini per Merlino e Selene, che giustamente iniziano a protestare. Ecco la mia politica: i gatti, le loro esigenze, il loro mondo in simbiosi col mio.

Due Ritagli di Nostalgia e Autunno

Il mio tumblelog, di cui ho parlato oggi in un articolo dedicato in altra isola blog, si sta rivelando un ottimo strumento di annotazione on the go. Oggi mi sono per esempio divertito ad appuntare sensazioni autunnali, sintetizzate da alcune immagini e brevi video.

Il problema è che le antiche librerie non esistono praticamente più. Sono diventate cartolerie (cosa di per sé buona) associate a empori del peggiore mainstream editoriale (cosa appunto cattiva). Ecco dunque i miei ritagli digitali intrisi di nostalgia…

Diario 28 Settembre 2024

Una è Selene. L’altro è Merlino. Capite credo al volo chi è il maschio e chi la femmina. Sono i nostri bellissimi gatti. Li conoscete già. Ho riunito questi due scatti perché mi sembrano molto rappresentativi del loro carattere.

Questo pomeriggio mi dedico alla cucina per altrui bocche. Nel segno dell’arancione e delle carote stufate.

Queste le devo controllare, altrimenti si attaccano…

Su FreshBlog annotazioni di oggi…

Diario 27 Settembre 2024

Colazione con latte d’avena, quattro barrette d’avena e cioccolato fondente, caffè. Trascrivo fedelmente alcune considerazioni legate a un sogno. Ho pensato a questo: le cose affiorano quando escludiamo la distrazione dovuta ad atteggiamenti eccessivamente additivi a livello di contenuti, esperienze e contatti. Il “poco” è sempre un ottimo maestro.

Pranzo con risotto di spinaci e una piadina (handmade) con farina di grano saraceno, pomodorini, olio EVO e una quantità industriale di prezzemolo surgelato, che ho dovuto finire in quanto ho dovuto sbrinare il frigorifero.

Merlino fa la guardia ai documenti in modo egregio. Ho passato la mattina ad annotare considerazioni politiche in un soft-notebook della Leuchtturm 1917, che ho ripreso in mano da poco. A latere, mi piace usare la tavola iniziale dei contenuti: una caratteristica tipica di questi quaderni tedeschi, che ho intenzione di utilizzare con più attenzione.

Merlino PGP e il folder rigorosamente top secret.

Oggi ho inviato il link del Post-Cypher Manifesto a un po’ di gente che lo aveva espressamente richiesto. Roma ne fu pas faite toute en un jour… Probabilmente devo incentivare questa componente: l’invio diretto, on demand.

Alcune considerazioni illeggibili su politica, astensionismo e relative interpretazioni.

La scketchnote di oggi somiglia molto a una partitura di Bussotti. In ogni caso, eccola: vede la convergenza (piuttosto assurda) tra alcune annotazioni di privacy online e un’idea vagamente applicabile al teatro musicale.

Il mio tema per Vivaldi Browser denominato Volcano Iceland è stato approvato dalla community. Scaricatelo e usatelo. Io come ovvio lo trovo sublime.

Newsletter del 27 settembre 2024 su FreshBlog…

Frammenti di Editorie Dimenticate

Di fatto, quelli della mia generazione sono testimoni di un’epoca in cui la stratificazione editoriale aveva prodotto tali e tanti contenuti da poter essere accolti solo entro uno spaziotempo radicalmente diverso da quello attuale. Ho celebrato questa sensazione con una sorta di poesia dattiloscritta.

Qualche Appunto sugli Appunti Cartacei

The notebook is the place where you figure out what’s going on inside you or what’s rattling around. And then, the keyboard is the place that you go to tell people about it.

Austin Kleon

L’idea di un luogo fisico dove annotare le cose prima che prendano una forma in qualche misura “compiuta” è geniale, ma nel contempo estremamente scivolosa. Cerco di spiegarmi meglio dicendo che mi capita di cercare qualcosa nel mio passato, e di rivolgermi, in via totalmente congiunturale, a vecchi taccuini che mi restituiscono una risposta a volte addirittura illuminante. Tuttavia questo procedimento sembra essere troppo spesso una modalità casuale, ovvero non deliberata. La soluzione pratica passa necessariamente per il campo della comodità di annotare su carta degli schemi, che però siano dettati da un disegno che necessariamente deve prendere forma. Per così dire, un annotare schemi percepiti da subito come importanti, e dunque degni di essere estesi in un ragionamento più ampio e articolato.

Basil e Dintorni

Ho ripreso a guardare vecchi film degli anni che vanno dai Quaranta ai Settanta, sia esteri che italiani, grazie alla sempre aurea intercessione di Youtube. Ritrovo in queste produzioni una ritmica radicalmente diversa da quelle attuali, e un retrogusto che necessariamente riporta anche me indietro nel tempo.

Tra uno Sherlock Holmes d’annata (Basil Rathbone, ovvero quando un attore diventa icona letteraria) e un nostrano Mastroianni “di genere”, ricostruisco una sorta di vocabolario perduto, o semplicemente dimenticato nelle nebbie del tempo.

Di tutto questo farò qualcosa. Non so cosa, ma qualcosa…