Lettura Contesto Spaziotempo Percezione

Più che comprare libri dovremmo comprare lo spaziotempo necessario per leggerli.

Ci penso sempre di più. L’ho detto, e lo ripeto: la questione è a monte, e non riguarda solo la prassi della cara vecchia lettura. Pure la contemplazione filmica, o musicale (e la contemplazione in genere), segue la stessa logica. A mancare è il tempo e la sua necessaria qualità minimale. Espressione che può anche estendersi allo spaziotempo. Ossia, manca ormai un quadro circostante atto ad accogliere il gesto.

Il tempo nudo e crudo è minacciato da interruzioni in potenza e in atto. Si tratta, cioè, di un tempo di bassa qualità. Possiamo avere a disposizione l’oggetto del desiderio, quale esso sia. Ma ci sfugge il contesto che ne accoglie la fruizione.

La falsa libertà abbonda; quella vera, che sarebbe bastata e avanzata anche in quantità molto esigue, manca invece completamente. Ne segue una sorta di distrazione basale che confonde ogni percezione. Ossia, abituarsi a considerare reali le risate registrate significa non capire più le battute che fanno ridere sul serio.

Ghost Box e NOVA (new release)

Da una delle mie etichette preferite, la britannica Ghost Box Records, un’ennesima perla musicale, in forma di deliziosa raccolta. Pop in generale più dolce, ma sempre legato alla natura sofisticata, bucolica, nostalgica, spettrale della scuderia artistica del progetto.

Poesie Musicassette e Gemellaggi

Solo per Me — Una poesia di questa mattina. Ho ripreso a scrivere poesie seguendo una sorta di implicito consiglio di Ray Bradbury. Il consiglio lo trovate nel libro Zen in the Art of Writing. Lo trovate, cioè, se lo cercate. Non è un libro particolarmente didascalico, anzi. Ma direi che è proprio questo il suo valore…

Austin Kleon musicassette — Peraltro, trovo interessante che Sherlock Holmes sia proprio in questa sua playlist. Mi piace l’idea. Da bambino ne facevo peraltro parecchie di musicassette personalizzate. Era un lavoro piuttosto istruttivo sul piano della creatività. Il digitale spinto ha rettificato di molto la nostra capacità manuale di fondere le cose per creare novità.

Burle e somiglianze musicali — Quella delle “somiglianze musicali”, per ogni musicista, è una sorta di ossessione. Il pop è pieno zeppo di somiglianze, ora volute, ora non volute, oppure anche subliminali: canzoni che scivolano in altre o sembrano essere fatte apposta per un mashup, ritornelli presi di peso, ispirazioni da schemi antichi o antichissimi, e via discorrendo. Tempo fa ho inserito questa cosa pure in un corso di songwriting tenuto a Vicenza, che ha goduto peraltro di un notevole successo. Detto questo, ascoltiamo di fila Giulio Cesare e Every Little Thing She Does Is Magic.

Tre Cover di Sherlock Holmes (Sparks)

La canzone la adoro. Letteralmente.

Proprio per questo, e proprio per non ascoltarla mille volte cantata sempre in versione originale, ho deciso di cercare tre cover. Gli statunitensi ci sanno fare su queste cose. Sono appassionati. Ci mettono del loro.

Per non parlare di questa deliziosa ragazza…

Goo Goo Monster Muck Mash

Di Wednesday, serie certamente ben fatta, anche se per i miei gusti un tantino troppo da psicodramma adolescenziale, mi resta più che altro la grande curiosità relativa alla band The Cramps, la cui Goo Goo Muck è stata utilizzata per la nota danza tormentone di Mercoledì.

A latere, mi ricorda ovviamente moltissimo la celebre festa di Halloween della prima stagione di Sabrina. Credo che le somiglianze musicali con Monster Mash siano evidenti.

Comunque, la curiosità di cui sopra mi ha spinto ad approfondire questa band “tra Settanta e (soprattutto) Ottanta (ma non solo)”, di cui mi sto ascoltando questo Psychedelic Jungle (1981). Lo chiamano psychobilly.

https://www.youtube.com/watch?v=7TR9_a3mc7c&t=321s

Retep Folo: Random File

L’artista (o progetto) Retep Folo, al secolo Peter Olof Fransson, scuderia Clay Pipe Music (anche se mi pare di averlo visto pure altrove), è un genio. Non è l’unico, intendiamoci. Ma il suo sound è quello che vorrei nell’allestire qualsivoglia utopistico spazio della memoria a base di brossura romanzesca stagionata, documentari della vecchia BBC, sceneggiati, brughiere televisive e altre meraviglie catodiche.